La Cripta è una delle gemme nascoste della Città dei Sassi, definita “CAPPELLA SISTINA DELL’ARTE RUPESTRE”
June 7, 2018
“Una delle chiese rupestri più suggestive del Sud Italia”.
La Cripta del Peccato Originale era il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, stesi dall’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera ed esprimenti i caratteri storici dell’arte benedettina-beneventana. La parete sinistra è movimentata da tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli. La parete di fondo, invece, è ravvivata da un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della Creazione e del Peccato Originale.
Il prezioso ciclo di affreschi, per anni aggredito da muschi, licheni e cianobatteri, è stato recuperato grazie al progetto della Fondazione Zétema, con la consulenza dell’Istituto Centrale del Restauro e la partecipazione di impegnate professionalità. L’intervento di restauro, reso possibile grazie ai finanziamenti delle Fondazioni CARIPLO di Milano, CARISBO di Bologna e Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto Sviluppo Sud dell’ACRI, costituisce un modello di riferimento scientifico, un codice di pratica per i futuri interventi sul patrimonio rupestre mondiale.